lunedì 7 gennaio 2013

BLOGGER HOUSE // GIULES HOUSE

La rubrica è tornata!! Ma da quanto tempo non vi mostravo qualche bella casina? Tra lavoro, attività extra-lavorative e acciacchi vari non mi ci sono dedicata come avrei voluto.

Ma oggi sono contenta di presentarvi Giulia, una dolce ragazza italiana di 26 anni che si divide tra il Belgio e l'Italia, nonché autrice del blog Giules. Andate a darci un'occhiata, merita! :) 

Giulia vive in un appartamento di 75 mq a Bruxelles con Quentin, il suo ragazzo. Ma entriamo nel dettaglio!

Lo stileAbito in un quartiere residenziale di Bruxelles, Uccle, ma cerco di convincermi di abitare in un cottage nel Devonshire. Il risultato è un tripudio di fiorellini, plaid e trouvailles shabby chic, che Quentin (si legge alla francese!), il mio ragazzo, definisce “vecchio, vecchio, vecchio, ma carino.”. Il nostro arredamento si compone di ritrovamenti fatti tra negozi di seconda mano e mercatini delle pulci, e qualche mobile Ikea. Qui in Belgio piove spesso, quindi passare i sabati pomeriggio a caccia di tesori in negozi polverosi, o domeniche armati di primer e vernice, è diventato un modo come un altro di sfuggire agli ombrelli e passare il tempo insieme. Sempre per contrastare il grigiore del cielo belga, abbiamo deciso di rendere gli spazi più luminosi ed ariosi possibile. Ragion per cui abbiamo scelto questo appartamento, conquistati dalle tre grandi finestre ad arco sulla facciata principale. Per il momento, inoltre, stiamo giocando su una palette molto tenue per il mobilio, che vede il bianco come assoluto protagonista, accompagnato da un altezzoso gris coquillage (grigio conchiglia) ed un più campestre truite (trota, che penso in italiano renda meglio come tortora). Abitiamo in questa casa da poco meno di un anno, quindi la sistemazione attuale è ancora parzialmente provvisoria! Le pareti sono ancora molto vuote per necessità, più che per scelta- abbiamo deciso di essere pazienti. Una cosa però è stata imprescindibile dall'inizio: dare un deciso tocco di accogliente e caldo ad ogni ambiente. Ad esempio, plaid e coperte devono sempre essere a portata di mano nel salone, sia per le fresche sere d'estate che per i gelidi mesi invernali.
Ispirazioni: i romanzi di Jane Austen, i servizi da tè inglesi, la casa dei miei nonni.   
Il tuo pezzo d'arredamento preferito: ne ho più di uno, visto che acquistiamo solo i veri e propri coups de coeur. Adoro il nostro baule antico, il mio servizio da tè dipinto a mano con fiori e foglie di elleboro, e la mia macchina da cucire degli anni Trenta.
Qualcosa che hai faticato ad avere: delle tende appropriate per il soggiorno! Per il momento, stiamo ovviando con diversi strati di tende Ikea LILL di tulle bianco.
Qualcosa di cui ti vergogni del tuo interior design: il bagno. Anzi, sia il bagno sia il WC. La maledizione delle case in questa parte del mondo: l’assenza di finestre ed i servizi separati. Elucubrazioni e sforzi immaginativi congiunti con le menti eccelse dei miei genitori hanno reso sia la salle de bain sia le WC ambienti tollerabili.
Un altro tasto dolente, per parlare di argomenti meno sensibili, la libreria Billy: odi et amo.
Qualcosa DIY: la maggior parte del mobilio! Il nostro comodino è stato acquistato al costo di un gelato ad una brocante, le fiere di quartiere. Lo stesso vale per i nostri sgabelli, poggia piedi, porta giornali, tavolini… sono il risultato di una fortunata ispirazione che vedeva un futuro migliore per quel pino massiccio. E di tanti strati di vernice. I nostri pargoli restano, comunque, il tavolo della sala da pranzo e il mobile appendiabiti in ingresso. Il primo, in abete massiccio, e con prolunghe a scomparsa, l’abbiamo comprato per una miseria. Ora, dipinto di bianco e grigio a contrasto, campeggia nella parte del salone adibita a sala da pranzo. L'appendiabiti con baule, ganci e cappelliera in ferro battuto è un recentissimo e fortunatissimo ritrovamento fatto alla Salvation Army al prezzo di un cappuccino e una brioche. Il DIY più difficile, forse, quello delle sedie da pranzo: mentre passavo uno ad uno i riccioli dello schienale, non pensavo avrei avuto la forza d’animo per ridipingerle e rifoderarne le sedute. E invece. Il DIY più scellerato, quello delle nostre prime due sedie, le cui sedute sono state rifatte con un tessuto a stampa pop di Ikea: per diverso tempo ci siamo seduti sopra due scoiattoli che reggono degli uccellini in gabbia, il tutto su sfondo rosa fragola…
Qualcosa che ti piacerebbe avere ma ancora non hai: stiamo cercando con impegno non indifferente uno scrittoio importante, uno di quegli statement pieces sui quali lasciare il cuore. Ed una credenza in stile provenzale. Il sogno proibito resta comunque un Kitchen Aid (sebbene Quentin scuota la testa mormorando “ma non fa il pesto…”), meglio se color latte e menta.
Source: photos ©giules

3 commenti:

  1. Una casa splendida, di gran gusto e personalità!

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  2. Questa casa è STUPENDA!!!
    Adoro i colori e l'atmosfera così romantica e i DIY sono davvero deliziosi!
    Complimentissimi ai proprietari :-)

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